9.12.07

PERDANA

3.12.07

DEAD ELEPHANT

E' uscito il nuovo dico dei DEAD ELEPHANT, LOWEST SHARED DESCENT, i disegni sono miei, di qualche tempo fa, la grafica di Enrico.



22.11.07

IMMAGINA

La mostra Andrea Bruno - anni luce
alla Galleria Miomao si chiuderà il 28 novembre
e nei giorni 30 novembre - 3 dicembre 2007
sarà visitabile presso lo stand della Galleria (Padiglione D, stand n. 20)
alla Fiera di arte moderna e contemporanea
Immagina di Reggio Emilia
Per l'occasione, oltre alle opere di Andrea Bruno e al portfolio di 3 serigrafie Barrio, commissionato all'artista, saranno esposte e disponibili alla vendita importanti opere originali di Paolo Bacilieri, Marco Corona, Gianluca Costantini, Gabriella Giandelli.
Sarà inoltre disponibile una selezione di opere di maestri del fumetto moderno (Dino Battaglia, Alberto Breccia, Guido Crepax, Jacovitti, Lorenzo Mattotti, Magnus, Moebius, Hugo Pratt)
il biglietto omaggio per visitare la fiera può essere scaricato dal sito della manifestazione qui
oppure richiesto direttamente a noi all'indirizzo info@miomao.net
rassegna stampa sulla mostra e sull'artista:

18.11.07

KOB: KA

23.10.07

LEONARDO CASTELLANOS

Segnores y segnoras dugongos, desde Bogotá, Colombia, Leonardo Castellanos, un chino muy elegante:







19.10.07

http://compostxt.blogspot.com/

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24.9.07

K.O.B

Qualche tempo fa cantavo nei K.O.B

19.9.07

Pasquale L'INTEGRATORE scrive

Di solito evito di parlare in questo spazio dei libri a cui lavoro. Stavolta però l'eccezione è d'obbligo. Dopo mesi di ricerche, telefonate transoceaniche e intoppi vari, Che è finalmente in libreria. Per la prima volta (anche se in un certo senso un primo assaggio l'ho avuto qui) sono riuscito a pescare e riproporre un libro dalla scatola delle mie letture adolescenziali. Qualcuno fra voi ricorderà probabilmente la gloriosa e corsara edizione che di questo splendido fumetto la Topolin offrì al pubblico italiano nel 1995. Si trattò di un piccolo caso, tant'è che anche "Extra" (il supplemento culturale del "manifesto" che aprì la strada a "Alias") decise di pubblicarlo a puntate. Un piccolo caso non solo perché si trattava di un'ottima biografia a fumetti di Guevara (forse la prima), né perché il personaggio trattato aveva un evidente appeal commerciale: la magia della Topolin consisteva nell'aver riportato alla luce un libro scomparso. Intendiamoci, non un libro dimenticato, introvabile o da tempo non ristampato, bensì un libro scomparso a tutti gli effetti.
Capita di rado (e per fortuna) di dire che la storia che un libro ha vissuto è più interessante di quella che lo stesso libro racconta. E' il caso di Che.
Pubblicato in Argentina nel 1968 (a solo un anno dalla morte di Guevara), il libro diventa immediatamente un grande successo di pubblico, passa di mano in mano fra i giovani che lo compulsano come un vero e proprio vangelo rivoluzionario. Nel frattempo lo scenario argentino si fa sempre più cupo: il populismo peronista vacilla e i militari colgono l'occasione per instaurare una delle dittature militari più sanguinarie del Novecento. Il libro viene messo al bando, chi ne possiede una copia cerca di disfarsene in ogni modo, Héctor Oesterheld - sceneggiatore del fumetto, editore e intellettuale di sinistra - viene rapito: il suo nome, assieme a quello di molti altri componenti della sua famigia, si aggiunge alle liste dei desaparecidos. Anche Alberto e Enrique Breccia - disegnatori - ricevono continue minacce di morte: nel loro caso non è sufficiente liberarsi delle copie del libro, è necessario distruggere le lastre e bruciare le tavole originali. Se in qualche modo è semplice pensare alla rassegnazione sul volto rugoso di Alberto, mi è davvero difficile pensare che il giovane Enrique non abbia scalpitato davanti a quel falò: aveva trent'anni quando vide divampare quel fuoco, e quelle splendide tavole avevano segnato il suo esordio a fianco del padre.
Forse fu proprio davanti a una timida rimostranza di Enrique che Alberto decise di compiere il gesto che oggi, a quarantuno anni di distanza, ci permette di rileggere questo classico proibito. Probabilmente le ceneri erano ancora fumanti quando Alberto raccolse qualche copia del libro e si diresse verso il giardino di casa e forse Enrique si sentì un uomo migliore e un figlio orgoglioso quando vide le mani di suo padre afferrare una scatola e una vanga. I due sotterrarono in giardino le ultime copie salvate, le stesse che più di vent'anni dopo sarebbero arrivate in mano a un editore spagnolo che avrebbe di lì a poco offerto al mondo la prima preziosa ristampa di Che.
A dire il vero è proprio questa la vicenda che il libro racconta, perché prima ancora d'essere una splendida biografia a fumetti del Che, la Storia ha deciso che questo libro doveva raccontare ben altro. E se è vero che per raccontare una cosa bisogna viverla, questo libro l'ha fatto: è rimasto nascosto sotto la terra, facendosi carico - nei suoi lunghi anni di buio - dell'urlo di intere generazioni testardamente sopravvissute.
Oggi, Che ritorna in libreria con Rizzoli, nella collana 24/7.
Un annetto fa parlavo con Jorge Vacca, fondatore e attivissimo tuttofare della (fu) Topolin, per cercare di capire se fosse possibile recuperare i contatti con Enrique Breccia, gli eredi di Alberto Breccia e quelli di Héctor Oesterheld: sapevo di qualche problema contrattuale che rendeva impossibile (o quantomeno complicata) la riedizione del libro in Europa, ma a dispetto di queste complicazioni, abbiamo deciso di provarci ugualmente. Del resto l'edizione Topolin era da tempo introvabile e il libro aveva diritto a una cura redazionale che ne migliorasse gli aspetti grafici e quelli testuali.
Rispetto all'edizione del 1995 il testo è stato ritradotto e riletterato. Inoltre sono stati eliminati molti errori storici (è bene ricordare che Oesterheld raccolse e riorganizzò in racconto tutti i dati biografici del Che in meno di un anno: gli errori erano inevitabili). Inoltre, dove è stato possibile, si è ovviato ai problemi grafici nella resa di alcune tavole: eccessiva sgranatura, box di testo ampliati che mozzavano i disegni...
Inoltre questa nuova edizione è arricchita da una corposa e sentita prefazione di Goffredo Fofi (potete leggerne un estratto qui), impaginata con gusto retrò à la Milano Libri assieme al paziente Andrea Bruno. Infine, i ritratti degli autori in bandella sono opera del buon Marco Corona.
Insomma, uscite di casa e andate a comprarlo, altrimenti tutta sta gente ha lavorato per niente.

Ps: appena riesco a capire come si fa, vi posto un pdf di anteprima.

(Immagine 1: Che, Rizzoli 2007)
(Immagine 2: Che, Topolin 1995)
(Immagine 3: Héctor Oesterheld, di Marco Corona)
(Immagine 4: Alberto e Enrique Breccia, di Marco Corona)

12.6.07

21.5.07

LA TAZZA RIPARATA

Queste tavole, meno una che è già stata venduta, le trovate sul sito del legal forum e ve le potete comprare per un tozzo di pane:




14.5.07

NAZIGHEI


26.3.07

RETRATOS

ELIZAVETA



EL TIBURON



TIBURON
Dum dum say nothing’s got to do, said

Maldita cabezota mía vuélveme a ser cuidado en toda vaina....... si en toda vaina
Maldita cabezota mía vuélveme a ser pendiente como tiburón........si como tiburón
El que esta allá en la oscuridad
Que nunca nadie alcanzara
Vuélveme tiburón
Porque hay que estar

Up, down, inside & out
You’ d better up, down, inside & out
You’d better up-side down inside & out
Up, down, inside & out

Vuelveme a ser
Vuelvenme a estar
Que il faut marcher

Maldita cabezota mía vuélveme a ser cuidado en toda vaina....si en toda vaina
Por eso yo te pido que me haga estar pendiente como tiburón .......si como tiburón
El que esta allá en la oscuridad
Que nunca nadie alcanzara
Vuélveme tiburón
Porque hay que estar

Up, down, inside & out
You’ d better up, down, inside & out
You’d better up-side down inside & out
Up, down, inside & out


Marco Faecelli en la Capsula.

6.3.07

Союз Советских Социалистических Республик


Depressione Caspica

Depressione Caspica
(Ferretti, Zamboni, Magnelli, Maroccolo)

No, non ora, non qui in questa pingue immane frana
no non ora non qui, no non ora non qui

se l'obbedienza è dignità, fortezza
la libertà è una forma di disciplina
assomiglia all'ingenuità la saggezza
ma non ora non qui, no non ora non qui

io, in attesa, a piedi scalzi e ricoperto il capo
canterò il vespro, la sera

Ecco che muove e sgretola dilaga
uno si dichiara indipendente e se ne va
uno si raccoglie nella propria intimità
l'ultimo proclama una totale estraneità
tu, con lo sguardo eretto all'avvenire
fisso al sole nascente ed adirato all'imbrunire
tu non cantavi mai la sera, non cantavi mai

no non ora non qui in questa pingue immane frana
no non ora non qui no non ora non qui
se l'obbedienza è dignità fortezza
la libertà una forma di disciplina
assomiglia all'ingenuità la saggezza
ma non ora non qui, no non ora non qui

tu non cantavi mai la sera, non cantavi mai
tu non cantavi mai la sera, non cantavi mai

Giovanni,Voce; Massimo, Chitarra Wah-Wah; Giorgio, Chitarra e leva;
Francesco, Tastiere; Gianni, Basso; Giovanni, Massimo, Francesco e Danilo,Coro

2.2.07

EL DIABLO



Giro di notte con le anime perse Sì della famiglia io sono il ribelle Tu vendimi l'anima e ti mando alle stelle E il paradiso è un'astuta bugia Tutta la vita è una grassa bugia Sì! La vita dura è una gran fregatura, sì sì Ma a volte uno strappo è una necessità A chi va bene, a me va male E sono un animale e sia! Tutta la storia è una grassa bugia Tutte le vite per primo la mia Ah, mama mia el Diablo Ah, Ariba ariba el Diablo Ah, mama mia el Diablo sei sei sei Spara al serpente della prima mela (eh, el Diablo) Che ruba la forza a chi lo condannò (eh, el Diablo) Ed io con la musica gli cambio la pelle (eh, el Diablo) Ma il paradiso è un'astuta bugia Tutte le vite per primo la mia Ah, mama mia el Diablo Ah, ariba ariba el Diablo Ah, mamamamamama mia el Diablo Ah, sua santità el Diablo! sei sei sei sei sei sei.

Canta Piero Pelu'.

20.1.07

3



Riflessi

Ho una lettera già scritta chiusa nel cassetto,
ed ogni volta che la leggo leggo quello che non ti ho mai detto.
E' un cassetto chiuso dall’interno,
dentro a un frigo freddo come l' inverno.
L’accesso è un segreto che a nessuno ho detto,
la rima dell’amore che non ti ho mai scritto.
Ma si lo ammetto non tutto era perfetto,
ma resto incatenato alla spalliera del mio letto.
In città tutto il santo giorno,
la mente va via fuori percorso,
mi fermo, ascolto, la voce che ho di dentro,
cerco buio attorno per vedermi dentro.
Pronti partenza, esco di frequenza
deciso a rinunciare anche a questa dipendenza.
Nella diffidenza del sospetto,
voglio andare via da ogni sospetto
Dalla gelosia stretto in questa morsa,
la vita quanto costa? Il costo di ogni scelta.
Fermo all’incrocio resto con la luce spenta,
la gente va di fretta e nella fretta non ti aspetta.

RIT:
Da solo io rifletto, nello specchio io riflesso,
dalle scelte io costretto ma non c'è uomo che sia poi perfetto (x2)

Ho mille chiavi e una serratura rotta,
è la paura di restare sempre in lotta,
dentro agli anni che non trovo nello specchio,
dentro a me stesso riflesso rifletto.
Lo so che cambio, che passa il tempo e cambio,
se meglio o peggio non lo so e chi può giudicarlo?
Il tempo porta eventi, cambiamenti,
amori eterni sono ricordi spenti.
Se mi senti spegni tutti i fari,
stringila più forte colle mani nelle mani,
pensala a domani, a un anno, tra vent'anni,
ma l'anima che ti ama non nasconde inganni.
Ma quanti affanni ogni giorno ed ogni anno,
vanno di fretta ma dove cazzo vanno?
Fermo all’incrocio resto con la luce spenta,
la gente va di fretta e nella fretta non ti aspetta.

RIT:

Cerchi solo soldi, sesso e successo, adesso
che il cuore alla ragione è sottomesso!
Ma spesso ogni medaglia ha il suo retro,
vedo il futuro che ci appare dentro ad un vetro!
Scorre sulla mano oppure su quaranta carte,
con le mezze risposte alle domande.
Cinico so che è necessario essere a volte,
gelido sarò per essere più forte.
Non è colpa mia se non c'è armonia,
è questa gelosia che mi tiene sotto assedio.
Se mi siedo penso alle contraddizioni,
non basta un'altra vità per tutte le emozioni

Canta: er Piotta

17.1.07

IL PESCE



Mi hai sempre chiesto di scalare le montagne
di superare i traumi dell'adolescenza
di costruire la mia scala del potere
per poi volare su una certa indifferenza
e mi parlavi delle cause e i motivi del mio totale stato d'incoscienza
dicevi dimmi di che sto parlando
mi stai ascoltando?
e mi vedevi perso verso il fondo perchè
Non mi interessa affatto di dover pensare
che se qualcuno scende forse qualcun'altro sale
nella mia casa ci può entrare chi vuole
nella mia casa a volte é bello e a volte piove
mi hai sempre chiesto di arrivare più in alto
ma io cercavo un punto di partenza
per recuperare il senso dell'universo
perso verso il fondo perchè
Io sono come un pesce
io sono come un pesce
cresco verso il basso proprio come un pesce
io sono come un pesce
per questo mi riesce
perso verso il fondo
proprio come un pesce

Tiromancino

12.1.07

COMO UN CAMELLO EN UN CANALON


Pobre Patria

Mi pobre Patria, aplastada por abusos del poder
de gente infame que no conoce el pudor,
se creen los duenos todopoderosos
y piensan que todo les pertenece.

Los gobernantes, cuàntos perfectos e inutiles bufones
en esta tierra que el dolor ha devastado
pero es que no sentìs nada de pena
ante esos cuerpos tendidos sin vida?

No cambiarà, no cambiarà
no cambiarà, quizà cambiarà.

Y còmo excusarlos, las hienas en estadios y aquéllas
de la prensa chapoteando en el fango como cerdos.
Yo me avergùenzo un poco y me hace dano
ver a los hombre como animales.

No cambiarà, no cambiarà
no cambiarà, quizà cambiarà.

Esperamos que el mundo vueva a cotas màs normales,
que pueda contemplar con calma el cielo
que nunca màs se hable de dictaduras,
porque quizà tendremos que ir tirando
mientras la primavera tarda aùn en llegar.

Canta Franco Battiato.

7.1.07

DJ TUNAfish

Ah, dj TunaFISH, quante meravigliose ore di musica mi hai regalato.



matite colorate su carta