Nazighei
8 dicembre 2006
Bar Sport, Costigliole Saluzzo (CN)
«Non piangere ti prego, giallo limone
Non piangere ti prego, fallo per me.
Tra meno di due ore arriverò in Giappone
Tra meno di due ore arriverò da te.» (*)
Giallo limone era Akiko Matsudo, bella e
giovane fioraia di Honkawacho, Hiroshima. Era
l’alba di un nuovo giorno e lei sorrise al cielo.
Presto si sarebbe alzato il sole e non sarebbe stato
il solo, ma lei non lo sapeva mica.
«Non piangere ti prego, giallo limone
Non piangere ti prego, fallo per me.
Non piangere ti prego, giallo limone
Tra meno di due ore arriverò da te.» (*)
Nitida era l’eterea bellezza di Akiko che lui,
comandante Paul Tibbets junior, aveva conosciuto
nei giorni felici di un’infanzia ormai lontana, in
vacanza a Singapore. In meno di due ore, per
pochi istanti, lui sarebbe stato su di lei, per
lanciarle quell’ultimo saluto carico d’amore.
Quant’è bella
la vita!
«Non piangere
ti prego, giallo
limone
Ti spedirò una
bomba piena di
me.» (*)
Nella bomba,
che avrebbe fermato le ostilità e chiuso ora e per
sempre il secondo conflitto mondiale, Paul Tibbets
junior ci mise tutto il suo amore, un bacio
all’uranio 235 che lui avrebbe lasciato cascare
sulla sua lei come una pesante lacrima H.
«Tra meno di due ore arriverò in Giappone
Tra meno di due ore arriverò da te.» (*)
Nazighei Italia live a Costigliole Saluzzo nel
dicembre del 2006 erano la sezione musicale dei
L(ee)ps, i cori fatti con sentita partecipazione e un
po’ di giusta timidezza dalla splendida Clelia e
l’infaticabile insuperabile ineluttabile
insaponabile inscatolabile incorreggibile
indispensabile inimitabile intramontabile
stupefacente Marco Corona.
Grazie a tutti, grazie di tutto, buona notte e
sogni d’oro.
Cristiano Della Bella
Se avesse le ali, Cristiano Della Bella sarebbe
forse una zanzara. E, in una calda notte di mezza
estate, entrerebbe dalla finestra nella camera da
letto della bella Gina, che dorme nuda sopra le
lenzuola. Cercherebbe un posto buono per infilarle
il pungiglione, ma non per succhiarle il sangue.
Ché il Della Bella è mica un
vampiro. Cantore della
generazione dei figli unici,
cresciuti a cartoni e
merendine, porno ed heavy
metal, voleva essere una
bomba per poter scoppiarvi
in faccia. Poi ha cambiato
idea, cosa buona e punk, e
ha preferito bruciare l’asfalto
verso altre spiagge e altri
mari. Scrivere è il suo modo
per sedare il folletto cattivo
che, in simbiosi, vive dentro
di lui. Scrivere è anche,
come sostenne il Flora,
«analizzare le proprie
sensazioni-emozioni ed
inserirle in un confrontocontrasto
con ciò che ci
circonda». Cristiano Della Bella, comunque,
intende essere il primo del palazzo a pubblicare un
libro.
FINE.
ON STAGE VIENE PUBBLICATO IN PILLOLE (2-3 RECENSIONI ALLA VOLTA) SU FATECE LARGO C/O PERFECT TRIP
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